Il corallo è tra i materiali più preziosi e più belli che utilizziamo per la realizzazione dei nostri sandali gioiello. La bellezza di questi organismi marini e la superba maestria nella lavorazione impreziosiscono le nostre creazioni e gli danno un tocco unico e quasi magico. Oggi abbiamo voluto fare qualche passo indietro nel tempo e scoprire la storia del corallo.
Anzitutto partiamo dalla mitologia. Plinio il vecchio ci racconta che Perseo, dopo aver sconfitto e decapitato la perfida Gorgone (quella che trasformava in pietra quelli che osassero guardarla), ne ha deposto la testa su una grande conchiglia. Il sangue che sgorgava dalla testa mozzata a contatto con l’acqua di mare si trasformava in lunghissimi rivoli solidi, dai quali sarebbe nato il corallo che conosciamo noi oggi.
In realtà la storia è un tantino diverso e gli studiosi l’hanno ricostruita totalmente solo agli inizi del 1800, quando hanno scoperto che il corallo non aveva niente a che vedere con il sangue di Gorgnone (e tantomeno era un’alga solidificata). Gli studi di Jean André Peyssonel hanno rivelato che in realtà il corallo è un “agglomerato” di migliaia di microrganismi geneticamente uguali che vivono in simbiosi con alghe unicellulari dalle quali trovano nutrimento.
La “rivelazione” però non ha fatto altro che alimentare ancora di più il già potentissimo mito del corallo. Anticamente veniva utilizzato come panacea per i mali che affliggono la testa (come le cefalee) o, persino, come cura per l’impotenza. Il suo uso “scaramantico” era conosciuto già dagli antichi romani e, forse, ancora prima dalle popolazioni semi-nomadi del bacino del Mediterraneo. Dal ‘400 in poi si è diffuso l’uso di portare un gioiello di corallo per le capacità di “scacciare” gli influssi negativi. Napoli e Torre del Greco sono le vere e proprie capitali della lavorazione del corallo che, però, sta conoscendo una fase di declino a causa delle ormai scarse disponibilità.
Pescare il corallo, infatti, è vietato per legge. Solo in alcuni periodi dell’anno (e solo per quantità esigue) è consentita la pesca. La necessaria salvaguardia del corallo ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei gioielli realizzati con questo materiale. Chi possiede un gioiello di corallo (magari ricordo della nonna) possiede un vero e proprio patrimonio.